Hai un giardino? Delle piante o degli alberi da frutto? Oppure un orto? Lo sapevi che puoi produrre del concime naturale e di ottima qualità in completa autonomia? Non solo eviterai sprechi salvaguardando l’ambiente, ma risparmierai soldi, fatica e tempo.

Quante volte dopo aver potato i rami delle tue piante, o aver tagliato l’erba nel tuo giardino, ti sei ritrovato sommerso da rifiuti vegetali da smaltire?

Quanto tempo hai perso recandoti più e più volte a portare i rifiuti in discarica? Quanto hai faticato per caricare i sacchi degli scarti nel baule e per riversarli nella piazzola ecologica? Quanto hai sofferto di mal di schiena dopo questa attività? E non dimentichiamo nemmeno tutte le accortezze che occorre prendere per evitare di sporcare la macchina, che poi si sa, finisce con lo sporcarsi comunque. Durante l’anno probabilmente avrai anche acquistato numerosi prodotti specifici per nutrire il terreno della tua area verde: quanto hai speso?

E se ti dicessi che esiste un modo piuttosto semplice che ti eviterà non solo di dover smaltire i rifiuti, ma che ti permetterà anche di riciclarli apportando migliorie al tuo orto o al tuo giardino e alle tue piante?

In un’era sempre più volta ell’ecosostenibilità, quella del riciclaggio dei rifiuti vegetali è un’attività di sicuro interesse ed oggi non viene solo praticata a livello industriale tramite l’organico accumulato grazie alla raccolta differenziata: oggi lo puoi fare anche tu!

Ognuno di noi può utilizzare gli scarti vegetali per trasformarli in un fertilizzante naturale e senza troppa fatica. Vuoi sapere come?

Semplice! Basta triturare i rami potati, le erbacce ed anche i rifiuti organici che produciamo quotidianamente (umido), riporli in un contenitore, detto compostiera, che permetta il passaggio dell’aria e mantenere un adeguato livello di umidità del compost aggiungendo, se necessario, dell’acqua piovana. Per far si che aria e acqua circolino e per garantire una corretta decomposizione del materiale, sarà necessario rigirare i rifiuti un paio di volte all’anno.

Esistono comode e moderne compostiere in commercio, che permettono di caricare i rifiuti dall’alto e di estrarre agevolmente il compost tramite una pratica apertura laterale.

Se non la vuoi acquistare, puoi crearla in totale autonomia se te la cavi con il fai da te. L’ideale è costruirne una che, come detto in precedenza, lasci passare l’aria, quindi un’idea potrebbe essere quella di utilizzare delle liste di legno per formare un box simile ad una cassetta della frutta, ovviamente più grande e più alto, ma mantenendo gli spazi tra una listarella di legno e l’altra.

Dopo aver preparato la compostiera occorre riempirla. Che materiali si possono riciclare per il compost? Tutto ciò che proviene direttamente dal tuo orto o giardino: foglie, erba tagliata, piante estirpate e parte degli scarti organici che produci in cucina (avanzi di frutta e verdura). Questi rifiuti sono denominati “rifiuti verdi” ed oltre ad essi potrai utilizzare anche i cosiddetti “rifiuti marroni”, ovvero paglia, rami e foglie secche.

L’ideale sarebbe un compost prodotto per due terzi da rifiuti verdi e per un terzo da rifiuti marroni: questa proporzione fa si che la quantità di azoto e carbonio sia ottimale.

Fai attenzione a non aggiungere al compost rifiuti di origine animale (pesce, carne, latticini,..), in quanto la loro decomposizione non solo produce odori sgradevoli, ma attira anche insetti ed animali dannosi.

Per triturare gli scarti vegetali è consigliabile l’utilizzo di un biotrituratore, ovvero un macchinario che appunto tritura gli scarti in pezzi piccolissimi, migliorando e accellerando il processo di compostaggio e permettendo di ridurre notevolmente lo spazio occupato dai rifiuti.

In commercio troviamo diversi tipi di biotrituratori: con motore endotermico o elettrici, adatti ad uso civile piuttosto che industriale e più o meno potenti. In particolare questi macchinari possono essere suddivisi in base alla tecnica di sminuzzamento: quelli con lame che lavorano sfibrando, quelli con lame che sminuzzano e quelli che svolgono entrambe le funzioni.

La differenza è che le lame che sfibrano sono particolarmente indicate per trattare i rami e quindi per chi si occupa principalmente di potature di alberi (si otterrà il cippato, legno triturato utilizzabile come combustibile), mentre le lame per sminuzzare sono l’ideale per chi possiede un orto o un giardino e si trova principalmente rifiuti che vanno dai piccoli rametti alle foglie e all’erba.

Il biotrituratore è un ottimo acquisto per chi vuole entrare nel mondo del compostaggio: ti permetterà di ottimizzare lo spazio e di ottenere un compost di elevatissima qualità che nutrirà in modo naturale il tuo prato, il tuo giardino, il tuo orto e le tue piante, migliorando le caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche e le qualità del terreno. Puoi anche considerarlo un investimento a lungo termine, in quanto ti aiuterà a risparmiare sull’acquisto di gran parte dei prodotti che acquisti regolarmente per mantenere fertile il suolo.

Prima di procedere all’acquisto, valuta la tipologia di biotrituratore più adatto alle tue esigenze e al tipo di rifiuti vegetali che produci e che potrai riciclare per il compost.

Ora che ti ho spiegato come trattare gli scarti e come riporli nella compostiera, non ti rimane altro che aspettare che il tempo faccia il suo dovere: il materiale organico verrà naturalmente decomposto e riconvertito in terriccio da batteri, vermi e funghi.

Le tempistiche variano molto in base al clima, ai rifiuti utilizzati e alla qualità del terreno; in genere, dopo un periodo tra i quattro e i sei mesi, il compost sarà pronto per essere utilizzato per concimare gli alberi da frutto e gli ortaggi con maggiori esigenze nutritive.

Dopo otto-dieci mesi, il compost sarà “maturo”, presentandosi come un terriccio nero, morbido e dal profumo di sottobosco. Il compost maturo è particolarmente indicato per piante in vaso, per preparate il terreno per la semina, per le piante decorative e ornamentali del giardino e per il prato.

Non trovi affascinante questo ciclo biologico? Mangerai i prodotti del tuo orto e ne utilizzerai gli scarti per lasciare che il tempo e microrganismi possano ridonarti il compost che nutrirà il terreno che domani ti rioffrirà i suoi frutti. Sembra una magia, ma è semplicemente la natura.

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