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TOP 10 Migliori Microfoni 2024

Che tu sia un professionista o un semplice appassionato, sicuramente non potrai rinunciare ad un microfono performante. Ma come sceglierlo? Niente paura, ti mostriamo noi I 10 top microfoni di quest'anno.

Informazioni generali e come funziona un microfono

A livello tecnico, il microfono è considerato un transduttore di tipo elettro-acustico, che è in grado di convertire le onde di pressione sonora in segnali elettrici. La spiegazione tecnica potrebbe sembrare in effetti un po’ ostica, ma ormai noi tutti sappiamo cosa è in grado di fare un microfono! È quindi usato in diversi ambiti, dalle telecomunicazioni alla telefonia, dal mondo dello spettacolo ad altri settori che necessitino di sistemi di rivelamento di onde acustiche.

Ci sono diversi modi per classificare questi dispositivi, proprio perchè ne esistono tantissimi modelli, tutti dedicati ad un uso diverso. Ad esempio, a livello tecnico, i microfoni vengono classificati in base alla tipologia del loro sistema meccanico, in base alla grandezza della trasduzione, in base al principio di trasduzione (che può per esempio essere elettromagnetica), oppure in base alla necessità di alimentazione (quindi con o senza filo). Sono dettagli davvero tanto tecnici e potrebbero inizialmente spaventare chiunque, ma basterà una breve ricerca online, oppure chiedere delucidazioni ad un esperto del settore, per comprendere immediatamente di quale modello potresti aver bisogno per le tue necessità.

Nella stessa categoria rientra anche il radiomicrofono. Esso rappresenta una grande ondata di novità in questo campo, in quanto elimina l’ingombro dei cavi di trasmissione del segnale elettrico. Questi radiomicrofoni incorporano quindi una normale capsula microfonica, ma anche un circuito trasmettitore che modula il segnale audio ad una piccola antenna, che a sua volta lo trasmette ad una console che si occupa di acquisire quindi il suono. Decisamente la loro qualità audio è molto alta, poichè vengono utilizzati anche da speaker professionisti che registrano in studi appositi attrezzati in maniera eccellente e monitorati da tecnici esperti.

La comodità di questi modelli è che sono in grado di funzionare anche a diversi metri di distanza dal loro ricevitore. Questa caratteristica si amplia in ambienti privi di ostacoli. L’altra faccia della medaglia è la durata della batteria molto più limitata. Ciò potrebbe rivelarsi scomodo in ambito professionale, in quanto la batteria potrebbe scaricarsi nel bel mezzo di una performance! La praticità di questi microfoni li ha però resi molto famosi e utilizzati anche in ambito domestico e ludico. È davvero facile trovarne di adatti per un uso meno professionale: ormai non c’è niente che un negozio specializzato o uno store online non possano non offrire!

Essi sono più comunemente conosciuti come gelati, a causa della loro forma, che ricorda appunto l’omonimo alimento, ma se ne trovano anche del modello cosiddetto a spillo, quindi più sottili e di forma diversa. In quest’ultimo caso, la capsula microfonica è separata dal resto, e può essere appesa anche al colletto di un abito, date le sue dimensioni molto ridotte. L’unico difetto di questo modello è che, data la vicinanza alla bocca, è facile che ci siano situazioni di rumori o fischi. Questi disturbi audio sono conosciuti in ambito professionistico come feedback, e ci sono ormai diversi modi per tamponarli, quali l’uso di una spugna apposita che copra il dispositivo. Possono inoltre essere rimossi completamente in fase di post-produzione, da computer, con un semplice software dedicato. Questo modello è però preferito da chiunque abbia necessità di avere le mani libere mentre sta comunque usando il microfono.

Insomma, orma questi dispositivi sono diventati davvero richiesti anche in ambito amatoriale. Una delle cause è sicuramente il cambiamento dell’approccio alla tecnologia: chiunque disponga di uno smartphone, anche del modello meno sofisticato in commercio, ha la possibilità di registrare audio e video e, magari, anche di pubblicarli online in tempo reale. Ormai non è più necessario investire cifre elevate in una attrezzatura dedicata alla registrazione, e la qualità audio e video offerta da smartphone e tablet è comunque elevata e alla portata di tutti. Basti pensare alla possibilità di registrare dirette, offerta ormai da tantissimi social network, quali Facebook e Instagram! Ciò ha ovviamente portato alla diffusione degli Youtuber, ovvero di coloro che registrano video di intrattenimento legato a diversi argomenti, per poi pubblicarli sulla piattaforma online gratuita Youtube.

Ma un buon microfono può rivelarsi cruciale anche per gli insegnanti universitari che si rivolgono ad aule molto grandi, o ai professionisti che spesso tengono conferenze anche online, su Skype o altri programmi affini. Potresti anche decidere di investire in un buon microfono nel caso in cui tu stessi cercando lavoro nell’altro capo del mondo, e volessi fare una buona figura durante il colloquio a distanza. Se ti capita spesso di rivolgerti ad una platea numerosa, o anche solo se sei un grande appassionato di karaoke, avrai ugualmente bisogno di un buon prodotto, nonostante si tratti di due ambiti così diversi da loro, cioè lavoro e tempo libero.

Insomma, le esigenze sono davvero tantissime, così come lo sono i modelli disponibili sul mercato. Ciò che accomuna queste necessità è il bisogno di acquistare un dispositivo eccellente, che si riveli un ottimo investimento a prescindere dalla fascia di prezzo in cui esso rientra. Se stai leggendo questa guida, sicuramente anche tu ti riconoscerai in questa descrizione, e non vedrai l’ora di scendere in campo e acquistare il tuo nuovo microfono super performante!

Inizialmente questo mondo potrebbe sembrare troppo tecnico e difficile da comprendere. Ma non preoccuparti! Qualunque siano le tue esigenze, se stai cercando un ottimo microfono, magari dal prezzo conveniente, sicuramente grazie a questa guida lo troverai. Ti sveleremo tutto ciò che hai bisogno di sapere prima di procedere all’acquisto! Vediamo innanzitutto quali modelli troverai sul mercato e a cosa servono, così da farti una prima idea generale.

Modelli disponibili

Come abbiamo già accennato, esistono diversi sistemi per classificare i microfoni.

Il precursore di tutti questi modelli è stato il microfono a carbone, ormai quasi del tutto estinto. Esso sfruttava la variazione di resistività dei granuli di carbone sottoposti a compressione meccanica. Era davvero economico da costruire, ma offriva un campo di frequenza molto limitato. Era un microfono usato nei primi programmi radio, quindi negli anni Trenta, e sarebbe poi sbarcato anche nei primi film in bianco e nero. Se ne trova ancora qualcuno nelle capsule microfoniche usate per i telefoni a cornetta, utilizzati fino agli anni Ottanta. Se sei un collezionista o un amante del vintage, potresti possedere dei dispositivi che ancora montano un microfono del genere. Potresti addirittura divertirti a smontarlo e ad analizzare il suo meccanismo, ormai ampiamente superato, ma sicuramente geniale considerato il periodo storico a cui risale.

Una sua evoluzione è il microfono dinamico. Esso è molto simile ad un piccolo altoparlante, ma paradossalmente il funzionamento è inverso. Sul mercato, inoltre, sono comparsi anche i microfoni a nastro, che sfruttano le vibrazioni del campo magnetico per generare un segnale elettrico. Sono tutti modelli molto diversi da loro e, appunto, studiati per esigenze differenti.

Concentrandosi su modelli molto più moderni, la distinzione può essere limitata sulla base della tecnologia impiegata per trasformare la voce in impulsi elettrici. In questo caso avremo i microfoni dinamici e quelli a condensatore. Entrambi sono molto diffusi, perciò vale sicuramente la pena soffermarsi ad analizzarne caratteristiche, pro ed eventuali contro.

Il primo modello viene usato comunemente dagli speaker, nelle conferenze stampa, nei concerti e persino nelle conferenze: insomma, in tutti quei casi dove la resa della voce deve necessariamente essere eccellente. Sono quindi prodotti molto resistenti, ma sono anche portatili e generalmente economici. Sicuramente ti sarà già capitato di usarne uno in vita tua, perché sono davvero molto diffusi. Sono ovviamente facilissimi da usare, e i modelli più semplici non costano più di qualche decina di euro. Un dispositivo passe-partout, insomma!

I modelli a condensatore vengono invece impiegati più comunemente nelle registrazioni audio in cui oltre alla voce vi è anche della musica. Essi hanno bisogno di essere costantemente collegati ad una fonte di alimentazione, per cui la potenza di una semplice batteria non basterebbe. Sono perciò studiati per un uso più specifico, professionale o semi-professionale, ma se ne hai la necessità sicuramente troverai una controparte adatta ad un utilizzo più amatoriale. Ovviamente dovrai tenere conto dell’ingombro rappresentato dalla fonte di alimentazione esterna, e dal costo leggermente superiore ad altri modelli di tipo diverso.

Esiste poi un’altra tipologia di classificazione, basata sulla direzione da cui i microfoni catturano il suono. Essa diventa importante nel momento in cui miri ad un utilizzo già più professionale, oppure conti di coinvolgere altra gente nella registrazione audio, e vorrai quindi essere sicuro di poter rendere al meglio tutte le voci presenti senza creare confusione e rumori di fondo.

Si distinguono quindi innanzitutto i modelli omnidirezionali, ovvero che captano il suono a prescindere da quale direzione esso provenga, ed il segnale non cambia mai. Sono molto usati per i concerti dal vivo, così da far sentire il pubblico più partecipe, e diffondere meglio la voce del cantante, mentre rendono perfettamente il suono di tutti gli strumenti impiegati (sia acustici che elettrici). Seguono i modelli unidirezionali, o a cardioide, che captano il suono che proviene da una sola direzione. Sono comuni in caso di concerti in cui è richiesta un’attenzione particolare sulla voce del cantante o della banda o eventi in cui allo speaker interessa catturare prevalentemente la sua voce. Quando sono due persone a parlare allo stesso microfono, per esempio in uno studio radiofonico, viene invece impiegato un microfono bidirezionale. Se stai pensando di usare il tuo microfono per delle interviste, ad esempio, questo è il modello che fa per te, in quanto riuscirà a rendere perfettamente le voci di più persone.

L’ultimo ritrovato nel settore è sicuramente il microfono wireless. Sicuramente ciò non stupisce: la tecnologia senza cavi sta ormai diventando parte integrante della nostra vita. Nel 2020 sarebbe inconcepibile l’esistenza di un gadget tecnologico di cui non esista una controparte totalmente hands-free, soprattutto nel caso di dispositivi studiati per essere utilizzati anche per lunghi periodi di tempo consecutivi, o condivisi con un eventuale pubblico. Questo microfono senza fili è libero da qualsiasi ingombro ed è quindi particolarmente usato nel tempo libero e in ambito professionale ma anche ludico e domestico. È molto utile per coordinare in maniera facile anche l’attività di gruppi numerosi di persone, o in caso di eventi molto confusionari. Non a caso, viene impiegato dagli animatori turistici o dagli istruttori di fitness!

L’unico modo per capire quale sia il microfono adatto a te è quello di comprendere pienamente quali sono le tue esigenze, così da non sprecare il proprio denaro in un modello che si rivelerebbe non adatto. Nel corso di questa guida all’acquisto ti spiegheremo quali sono i criteri più importanti da tenere in considerazione, affinché tu abbia delle solide conoscenze che ti permetteranno di affrontare la scelta con tante informazioni e meno indecisione.

Come scegliere il microfono adatto a te

Vediamo insieme quali sono i criteri da tenere in considerazione per la scelta del miglior microfono per le tue esigenze! Vedrai: scegliere si rivelerà più facile di quanto non sembri, l’importante è conoscere le giuste informazioni che ti guideranno nell’acquisto.

Come già accennato, in ambito ludico e domestico sicuramente ad andare per la maggiore è il microfono senza filo. Una soluzione wireless potrebbe non spiccare in quanto a qualità e resa del suono, ma è sicuramente imbattibile sul fronte della comodità. Se sei un appassionato di tecnologia, del resto, saprai bene quanto l’assenza di fili possa davvero fare a differenza, al punto da giustificare un prezzo finale un po’ più alto. Questi modelli necessitano di collegarsi ad un altro dispositivo dotato di connettività Bluetooth, così da evitare l’intralcio di qualsiasi cavo di collegamento. Potrai perciò muoverti liberamente, che tu sia in casa, sul luogo di lavoro o sul palco. Nel caso tu necessiti di far intervenire altri speaker, inoltre, passare il microfono sarà davvero pratico e veloce.

Ovviamente è sempre necessario verificare la distanza di trasmissione che il modello da te scelto copre. Generalmente essa va dai 10 ai 15 metri, una distanza davvero non male, che è però ovviamente soggetta ad eventuali ostacoli ed interferenze presenti sul percorso. Tieni sempre a mente che la durata media della batteria di questi modelli è sicuramente minore.

Questi modelli senza cavo si distinguono per il loro prezzo, che per alcuni potrebbe risultare troppo alto. In realtà il loro rapporto qualità-prezzo è generalmente ottimo, dal momento che sono studiati per chi ne ha davvero necessità, ed è quindi disposto a pagare un extra in cambio di maggiore comodità. Se invece per te la presenza di cavi non è una discriminante, un modello tradizionale andrà più che bene. Come al solito tutto ruota in base alle tue esigenze!

Restando nell’ambito wireless, potrai anche investire una cifra maggiore per un microfono professionale. Esso ti garantirà una resa sonora di qualità eccellente, ma anche un più elevato raggio d’azione. I modelli sofisticati arrivano a coprire anche un campo di 100 metri di distanza, ovviamente al netto di interferenze ed ostacoli! Anche la connettività sarà sicuramente migliore, e saranno compatibili con tutti i dispositivi video e audio. In questo caso, però, preparati ad investire una cifra sicuramente maggiore, che potrebbe però essere giustificata da un uso semi-professionale o professionale.

Alcuni modelli, oltre alla connettività Bluetooth, dispongono di un ingresso USB. In questo modo potrai collegarli alle stazioni audio, per ottenere effetti sempre diversi. Insomma, potresti in breve creare un intero impianto di registrazione e riproduzione, partendo anche semplicemente dal tuo nuovo microfono. Come già detto, queste sono funzioni accessorie, a cui rivolgersi solo in caso di effettiva necessità. In caso contrario risulterà comunque divertente poterle usare, ma saranno un mero valore aggiunto che per alcuni potrebbe non giustificare un prezzo sensibilmente più alto.

Se l’uso che vuoi fare del tuo microfono è legato semplicemente al tempo libero, magari per cantare a squarciagola in compagnia dei tuoi amici, puoi benissimo rivolgerti ad una fascia di prezzo minore. Anche un microfono dal prezzo contenuto, infatti, si rivelerà ottimo nella sua praticità data dall’assenza di cavi. Le prestazioni audio saranno ovviamente inferiori, ma in ambito domestico e ludico ciò potrebbe non risultare un problema. Anzi, in alcuni casi questi modelli saranno già attrezzati con funzionalità e compatibilità con sistemi di karaoke! Ebbene sì, gli appassionati di karaoke sono davvero tantissimi, e difficilmente questa attività passerà di moda… tutt’altro!

Come già più volte ribadito, l’unica vera discriminante valida per rilevare il miglior microfono in termini di qualità, è un’analisi delle sue funzioni principali. Ad esempio gli amanti del karaoke avranno bisogno di modelli che supportino la relativa funzione, come ad esempio la compatibilità con determinati programmi e il riconoscimento del testo di un brano, così da poterli usare per le loro passioni e cantare a squarciagola le canzoni del loro cuore. Altri modelli hanno un supporto integrato per la diffusione e la registrazione della loro voce. Qualunque sia l’utilizzo che devi farne, quindi, esiste un microfono con funzioni adatte e dedicate.

Sicuramente, nel caso fosse possibile, il modo migliore per scegliere il dispositivo adatto a te è quello di provarlo prima di procedere all’acquisto. Esistono infatti microfoni più adatti per la registrazione e la riproduzione del parlato, altri sono dedicati al canto, altri ancora danno del loro meglio in presenza di strumenti musicali (e anche qui, ci sarebbe da fare una distinzione fra strumenti acustici ed elettrici). Vediamo quali sono i consigli dei professionisti del settore.

Molti esperti pensando che il modo migliore per testare la precisione di un microfono e la sua capacità nella gestione dei riverberi e dei rumori di sottofondo, sia controllare la qualità del parlato. In questi frangenti è infatti più facile analizzare la reazione del microfono in caso di fruscii, e suoni esterni, o comunque altri disturbi che in gergo sono conosciuti come feedback. Tra questi ci sono anche il rumore del respiro, cosa molto importante da tenere in considerazione per i modelli che prevedono la possibilità di essere agganciati agli abiti! Sarebbe quindi bene provare il dispositivo da diverse distanze e con toni più o meno sussurrati, anche per capire la sua compatibilità con il tuo timbro di voce. In pochi considerano quest’ultimo aspetto, ma è in realtà uno dei più importanti, perché un dispositivo errato potrebbe falsare il tuo tono e renderlo addirittura cacofonico.

In generale, a meno che tu non acquisti un prodotto molto professionale e di conseguenza dal prezzo elevato, è quasi impossibile omettere tutti i suoni esterni. L’impresa si rivela persino più difficile in caso di registrazioni all’aria aperta! Tutto ciò che puoi fare, quindi, è prediligere un modello che magari abbia anche un software integrato che agevoli la post-produzione dell’audio dal tuo pc. In questo senso, tornano molto utili i microfoni con un attacco USB, che ovviamente risulteranno più veloci da collegare. I modelli più sofisticati sono inoltre compatibili anche con iOS, e sono quindi molto comodi e versatili.

Youtuber o altre categorie che utilizzano il microfono per registrare video, sicuramente possiederanno già la licenza di un software dedicato e magari con funzioni più professionali, e con l’ausilio di quest’ultimo il risultato ottenuto sarà persino migliore. Se non sei esperto in ambito, sicuramente online troverai tantissimi tutorial che ti permetteranno di imparare in brevissimo tempo.

Oltre a leggere bene i dettagli riportati sulle confezioni, potrai consultare le recensioni degli utenti online, o chiedere consiglio ad un commesso o ad un esperto. Vedrai che basterà davvero poco per portarsi a casa il microfono più adatto alle tue passioni, dai monologhi in solitaria alle serate karaoke con i tuoi amici e la tua famiglia!

Consigli d’uso

Scegliere un buon microfono è solo il primo passo! La cosa da fare subito dopo è capire come utilizzarlo per ottenerne sempre il meglio. Ovviamente ogni modello è a sé, e soltanto leggendo il manuale di istruzioni potrai avere un’idea completa di cosa fare e cosa non fare. Sappiamo bene che a nessuno piace leggere il manuale, ma esso è parte integrante e contiene consigli utilissimi, che sono relativi solo al tuo modello e difficilmente potresti facilmente reperire online. Abbiamo però raccolto alcuni consigli essenziali, che valgono un po’ per tutti i modelli, e ti aiuteranno ad utilizzare al meglio il tuo nuovo acquisto.

Innanzitutto, qualunque sia la tua attività, se essa prevede la presenza di altre persone è importante avere ciascuno un microfono personale. È innanzitutto una questione igienica, soprattutto quando ci si ritrova in situazioni in cui bisogna coinvolgere un pubblico molto vasto. Inoltre ne risentirebbe anche la qualità: in alcuni casi ci sono microfoni adatti a determinati timbri di voce e incompatibili con altri. Sarebbe quindi bene innanzitutto provare il dispositivo prima di usarlo davanti al pubblico o in fase di registrazione, così da vedere la sua reazione al tuo tono di voce.

In secondo luogo, poni sempre attenzione alla distanza che intercorre fra le tue labbra ed il dispositivo. Dovrai tenere quest’ultimo vicino alla bocca ma non appiccicato (anche per una questione igienica e di rispetto verso chi userà lo stesso dispositivo successivamente), e fare attenzione a non inclinarlo mai, altrimenti il suono ne risulterà snaturato. Gli esperti, ad esempio, consigliano una distanza di circa un paio di centimetri quando canti note basse o sussurrate. Per un volume più alto, è richiesta una distanza gradualmente maggiore. Non esagerare in questo senso, però, altrimenti rischi di rendere la tua voce non udibile perfettamente e annullare l’azione del microfono.

Tieni presente anche il posto in cui dovrai usare il dispositivo. La differenza fra ambienti chiusi o aperti, in questo settore, è abissale! Per non parlare le condizioni acustiche dovute ad eventuali situazioni di eco o di rumori esterni. Dovrai poi mantenere la dovuta distanza da eventuali casse o altri dispositivi di riproduzione. In caso contrario il cosiddetto effetto Larsen, ovvero un ritorno acustico molto fastidioso, sarà sempre dietro l’angolo. Ovviamente la tua performance ne risentirebbe, e molti professionisti purtroppo rovinano inavvertitamente i loro concerti a causa di queste disattenzioni.

Se scegli di usare il microfono senza l’asta, dovrai impugnarlo per tutta la sua lunghezza, ma facendo sempre attenzione a non coprire la capsula con la tua mano. Altrimenti otterresti una voce offuscata a cacofonica, oppure potresti semplicemente rendere non udibile perfettamente l’audio da un eventuale pubblico più distante da te. Evita inoltre di tamburellare con le dita sul dispositivo, anche se molti professionisti hanno questa cattiva abitudine. È un tic molto diffuso, sicuramente dettato anche dall’ansia e dalla concentrazione della performance, ma può seriamente snaturare il timbro della tua voce oltre che causare fruscii e fastidiosi rumori di sottofondo. Qualunque sia la tua performance, prima di impugnare il microfono cerca di rilassarti, così da affrontare qualsiasi cosa con più calma e più sicurezza: sicuramente anche il pubblico lo noterà e lo apprezzerà maggiormente, dato che il linguaggio del corpo è sempre molto importante.

Ultimo ma non per importanza è il cayo: se il tuo microfono è di alta qualità, rischieresti di limitarlo nelle performance acquistando un cavo non all’altezza. A ben pensarci, sarebbe come acquistare una Ferrari ma lasciarla parcheggiata in balia delle intemperie… decisamente non un buon modo di prendersi cura del proprio investimento economico!

Questi consigli sono rivolti ovviamente ad un pubblico di professionisti, ma se sei un fan del karaoke sicuramente ti ritorneranno utili per sbaragliare tutti i tuoi avversati ed essere il re del festival musicale di casa tua!